
I sogni hanno un loro fascino che poi si collega a tante credenze popolari, come la creazione della smorfia. La più famosa è la smorfia napoletana, ma in realtà in tutta Italia e anche in alcune zone dell’Africa e Grecia, ancora esiste questa tradizione.
La vita dei sogni non è irreale, essa ha un collegamento diretto con il mondo dei morti ed esoterico. Per questo c’è lo studio della trasformazione dei sogni in numeri. Quando nasce quest’arte magica, poiché si tratta proprio di questo?
Come nasce la smorfia, cioè trasformare i sogni in numeri
Il primo ad associare i numeri ai sogni, in base a credenze e leggende popolari mai scritte, ma tramandate oralmente, fu il filosofo Pitagora. Il termine smorfia nasce da Morfeo, cioè il dio del sonno. In Italia, la prima città che decise di seguire questo metodo di trasformazione dei sogni in numeri fu, non lo crederete mai, Genova, già nel primo medioevo. Poi divenne molto diffusa in Italia e trovò la sua collocazione ideale in Campania.
Però non è che essa nasce per giocare al lotto, cosa che oggi si fa. La smorfia ideata e studiata da Pitagora era una divinazione poiché dai numeri si arrivava a interpretarne i significati in numerologia, altra divinazione esoterica.
Solo quando venne inventato il lotto divenne tradizionale giocarli. Nel senso che i sogni erano messaggi premonitori, inviati dai morti o da entità superiori. Essendo messaggi chiari, una volta trasformati in numeri, si sono adatti al gioco del lotto.
Come giocare i numeri dei sogni?
L’interpretazione e trasformazione dei sogni in numeri non è facile, anzi è un’arte che prende in considerazione molti fattori. Prima di tutto il sognatore deve pensare a quali sono i dettagli che ricorda, che sono molti e da cui trarre solo le cose più importanti.
Per esempio si sogna di sudare e si indossa una camicia sbottonata o con dei bottoni mancanti? Il sognatore allora deve trasformare in numeri: uomo sudato e bottoni mancanti. Non si prende poi in considerazione il resto. Infatti si potrebbe trovare il numero per: camicia, ma che magari non era una cosa importante da ricordare.
Tradizione antichissima che sopravvive a Napoli
Ormai la smorfia napoletana è quella più usata in tutto il mondo, incredibile da credere, ma è vero. Usata perfino in America e in Inghilterra. Le prime testimonianze di questa diffusione della trasformazione dei sogni in numeri, risale all’incirca al 1600, ma era un’arte divinatoria usata dai “santoni” napoletani già nel medioevo. L’arte di interpretare i numeri e la numerologia, usata anche dalle streghe di Benevento.