5 minuti

Con l’estate si avvicina anche la minaccia delle punture d’ape e sebbene svolgano un ruolo importante nel nostro ecosistema, le loro punture possono essere dolorose e persino letali per chi soffre di allergie. È importante sapere quali misure adottare dopo una puntura d’ape per proteggersi e garantire la propria sicurezza.

In questo articolo, illustreremo i cinque passi essenziali da compiere dopo una puntura, dalla rimozione del pungiglione al monitoraggio delle reazioni allergiche. Sia che trascorriate del tempo all’aperto con la famiglia e gli amici o che lavoriate in giardino, sapere come reagire a una puntura d’ape può fare la differenza per rimanere al sicuro e godervi le vostre attività estive!

Capire le punture d’ape

Le api sono insetti che si trovano comunemente nei giardini, nei campi e in altri ambienti naturali, sono impollinatori essenziali e svolgono un ruolo vitale nell’ecosistema. Tuttavia, quando le api si sentono minacciate o disturbate, possono pungere per difendersi e tale reazione può provocare dolore, gonfiore e arrossamento nel punto in cui è stata effettuata. In alcuni casi, le punture di api possono provocare una reazione allergica, che può essere grave e persino letale.

È importante notare che solo le api femmine possono pungere, poiché hanno un pungiglione collegato al loro sistema riproduttivo. Le api maschio non hanno il pungiglione e non possono pungere. Inoltre possono pungere una sola volta, poiché il loro pungiglione è spinato e si conficca nella pelle e dopo tale meccanismo di difesa l’animale muore.

Sintomi delle punture d’ape

I sintomi di una puntura d’ape possono variare a seconda della gravità della reazione, nella maggior parte dei casi, i sintomi includono dolore, gonfiore e arrossamento nel punto della puntura. Alcune persone possono anche avvertire prurito, calore e una piccola macchia bianca nel punto in cui è avvenuta la puntura.

Per chi è allergico al veleno delle api, i sintomi possono essere più gravi e includere difficoltà respiratorie, orticaria, gonfiore del viso, della lingua o della gola, battito cardiaco accelerato, vertigini e perdita di coscienza. L’anafilassi è una reazione grave e potenzialmente pericolosa per la vita al veleno d’api ed è necessario un intervento medico immediato.

Misure di primo soccorso da adottare

Il primo passo da compiere dopo una puntura d’ape è rimuovere il pungiglione il prima possibile, poiché più a lungo rimane nella pelle, più veleno rilascia. Questo può portare a un aumento del gonfiore e del dolore, ed è inoltre importante lavare la zona colpita con acqua e sapone. Questo aiuterà a rimuovere qualsiasi sporco o batterio che possa essere entrato nella pelle attraverso la puntura.

L’applicazione di un impacco freddo o di ghiaccio sulla zona della puntura può contribuire a ridurre il gonfiore e il dolore, si possono assumere anche antidolorifici da banco come l’ibuprofene o l’acetaminofene.

Come rimuovere il pungiglione

Per rimuovere il pungiglione, utilizzare un oggetto piatto, come una carta di credito o un’unghia, per raschiare il pungiglione dalla pelle. Non usare pinzette, perché potrebbero spremere altro veleno nel corpo. È essenziale raschiare il pungiglione con un movimento orizzontale, anziché estrarlo verticalmente, dopo averlo rimosso si raccomanda di lavare la zona colpita con acqua e sapone e applicare un impacco freddo o di ghiaccio per ridurre il gonfiore e il dolore. Se il dolore persiste, si possono assumere anche antidolorifici da banco.

Quando rivolgersi al medico

Nella maggior parte dei casi, le punture di api possono essere trattate a casa con misure di primo soccorso e rimedi casalinghi. Tuttavia, se si verifica una reazione allergica, è bene rivolgersi immediatamente a un medico. I segni di una reazione allergica includono difficoltà respiratorie, orticaria, gonfiore del viso, della lingua o della gola, battito cardiaco accelerato, vertigini e perdita di coscienza.

In caso di allergia nota al veleno delle api, portare sempre con sé un autoiniettore di epinefrina questo può aiutare a contrastare i sintomi e fornire il tempo necessario per rivolgersi a un medico.