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Plutone dapprima è stato classificato come pianeta nano nel 2006, anziché come corpo celeste. Ma quali sono le caratteristiche di questo pianeta? Quando è stato scoperto? A quanto risalgono i suoi primi scatti?

La sua scoperta

Dell’esistenza di Plutone si sospettò fin da quando sono stati avvistati Urano e Nettuno, ma la sua vera scoperta avvenne all’inizio del Novecento, e precisamente il 18 febbraio 1930, dall’astronomo americano Clyde Tombaugh (1906-1997), grazie ad un astrografo da tredici pollici. La conferma vera e propria di questa scoperta, tuttavia, si ebbe solo nel 1989, grazie alla sonda Voyager. Il suo satellite, Carone, è stato scoperto nel 1978 da Jim Christy.

Le sue dimensioni sono inferiori a quelli dei satelliti di Giove, ed è composto principalmente di roccia e ghiaccio. Un suo anno corrisponde a 248 anni terrestri, ed un suo giorno corrisponde a 153 ore. La sua atmosfera è composta di azoto, ed una persona che sulla Terra pesa 50 chili, su questo pianeta nano arriverebbe a tre chili.

Uno studio di qualche anno fa, basato sulle raccolte di missioni, ipotizzava che questo pianeta fosse nato da un’aggregazione di comete. Uno degli autori di questo studio, Christopher Glein, ha dichiarato: “C’è coerenza tra la quantità di azoto stimata dentro il ghiacciaio e quella che ci si aspetterebbe se Plutone fosse stato formato dall’insieme di circa un miliardo di comete o altri oggetti della fascia di Kuiper, che hanno una composizione chimica simile a quella della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko”.

Le prime foto

E’ solo nel 2015 che sono giunte le prime immagini di Plutone, grazie alla  New Horizons della NASA, e la prima foto è stata scattata nel 2006. Tale immagine, che comprendeva sia Plutone che il suo satellite, era ovviamente sgranata.

Online, è possibile trovare le foto più recenti e ben visibili sono i suoi crateri e le sue montagne, e quelle più nitide mostrano Plutone come un pianeta bianco e rosso. Non mancano, ovviamente, anche le foto di Caronte, anch’esso non privi di crateri e con un’atmosfera che comprende azoto e monossido di carbonio (e quindi anche il ghiaccio). Dal video del satellite, poi, sono state scattate anche foto della superficie del pianeta e dal quale è stata tratta una sua ricostruzione.