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Per sostenere le imprese femminili già esistenti e quelle in procinto di nascere, il PNRR ha stanziato un contributo di 400 milioni di euro pronto ad essere investito.

In un momento storico come quello che stiamo vivendo si fa sempre più importante dimostrare sostegno alle imprese italiane, per questo motivo è fondamentale restare informati sulle iniziative del Governo in termini di mercato imprenditoriale. Il Fondo Impresa Femminile è proprio una delle iniziative più interessanti dell’ultimo periodo.

Cos’è il Fondo Impresa Femminile

Per riuscire a capire meglio cosa fosse il Fondo Impresa Femminile ci siamo confrontati con gli esperti del Servizio Contabile Italiano che ci hanno spiegato tutte le caratteristiche di questa iniziativa.

Per incoraggiare la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro, il Governo ha deciso di investire nella creazione e nel sostegno di aziende tutte al femminile. I due obiettivi principali che sono stati fissati sono:

  • finanziare almeno 700 imprese femminili entro giugno 2023
  • finanziare 400 imprese entro giugno 2026.

Questa iniziativa si sta attivando affinché riescano ad emergere quante più realtà possibili, infatti sono già stati presentati tredicimila progetti tra i mesi di maggio e giugno 2022 ed hanno tutte le carte in regola per riuscire a vedere la luce del mercato italiano.

Ripartizione del budget

L’investimento si divide in tre macro aree, quella più consistente che ammonta a 200 milioni di euro ha lo scopo di andare a rifinanziare strumenti presentati in precedenza, come lo Smart&Start e il NITO, concentrandosi esclusivamente su imprese ideate da donne.

La seconda è di 160 milioni e va a dare un’ulteriore spinta al Fondo Impresa Femminile stanziato nel 2021, aggiungendovi 40 milioni di euro di risorse nazionali.

L’ultima riguarda i rimanenti 40 milioni da investire in comunicazione, monitoraggio ed accompagnamento.

Chi può beneficiarne?

I soggetti che possono beneficiare del Fondo Impresa Femminile sono tre e sono i seguenti:

  1. Aspiranti imprenditrici che hanno l’obiettivo di fondare un’impresa;
  2. Imprese già esistenti con le seguenti caratteristiche:
    • impresa individuale con titolare donna;
    • società cooperativa o di persone il cui numero di socie donne rappresenti almeno il 60%;
    • società di capitale le cui quote di partecipazione appartengano per almeno due terzi a donne e i cui organi amministrativi siano composti da donne per almeno i due terzi.
  3. Lavoratrici autonome con partita IVA aperta da almeno un anno.

Differenziazione dei fondi da stanziare

Per quanto riguarda la creazione di nuove imprese o imprese nate da meno di 12 mesi, il Fondo copre l’80% per progetti con spese entro i 100.000 euro, erogando un contributo che può arrivare ad un massimo di 50.000 euro. Mentre, per progetti con spese oltre i 100.000 euro, il Fondo copre il 50%.

Per le imprese già costituite da almeno un anno, ma non più di 36 mesi, il contributo a fondo perduto copre il 50% delle spese e per il restante 50% si propone un finanziamento a tasso zero.

Spese coperte e settori ammessi

Tra le spese ammissibili dal Fondo ci sono:

  • impianti, macchinari e attrezzature nuove e coerenti con il progetto
  • personale assunto a tempo determinato o indeterminato dopo aver presentato la domanda
  • spese di noleggio e canoni di leasing
  • immobilizzazioni immateriali coerenti con il progetto
  • servizi di cloud

Per quanto riguarda i settori che il Fondo Impresa Femminile supporta, ci sono commercio e turismo, servizi, trasformazione dei prodotti agricoli e gli immancabili industria e artigianato.

È anche previsto un voucher da 5.000 euro da investire in assistenza tecnica e gestione dell’impresa per supportare i nuovi progetti a 360 gradi ed assicurarsi che abbiano tutte le possibilità per nascere e perdurare nel tempo.

La situazione del mezzogiorno

Una regola fondamentale su cui si basa il contributo del PNRR riguarda la ripartizione del denaro e rende obbligatorio l’arrivo del 40% dei fondi stanziati alle imprese del Sud Italia.

La motivazione principale di questa scelta è che dopo aver fatto diverse ricerche, la Corte dei Conti ha riscontrato una disomogeneità territoriale importante che porta le regioni meridionali a soffrire una situazione negativa dal punto di vista economico che spesso blocca la possibilità di crescita delle imprese.

Insomma, il Fondo Impresa Femminile 2023 è sicuramente una delle iniziative più interessanti dell’ultimo periodo e, se funzionerà correttamente, raggiungerà senza dubbio l’obiettivo di migliorare la situazione imprenditoriale del Bel Paese.