L’articolo 128 del Codice della Strada stabilisce in che condizioni si verifica la revisione della patente. Ma che cosa deve fare un guidatore in questo caso? Quali sono le possibili conseguenze se non rinnova la patente?

Come funziona la revisione della patente

Secondo quanto stabilisce l’articolo 128 del CdS, gli uffici della motorizzazione o del Prefetto possono richiedere esami medici e tecnici, se ci sono dubbi che il guidatore non sia in grado di mettersi al volante. La visita medica è obbligatoria nel caso che il guidatore sia stato fermato in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, se è stato in coma per più di due giorni, se ha provocato lesioni gravi a persone in un incidente o se è minorenne e ha commesso infrazioni che comportano la sospensione della patente.

Se si perdono tutti i punti sulla patente, diventa obbligatorio sottoporsi ad una verifica tecnica, il che significa che il guidatore deve effettuare nuovamente un esame teorico, il cui numero di quiz varia a seconda del tipo di patente che si vuole rinnovare. Ad esempio, per la patenti A1, A2, A, Bl, B, BE il test consiste in trenta quesiti, della durata di mezz’ora, e si possono sbagliare solo tre test. Poi si passa all’esame pratico.

Cosa deve fare il guidatore

Chi riceve il provvedimento di revisione della patente ha un massimo di trenta giorni per presentare un’istanza per l’esame, o la patente viene sospesa. Per fare domanda per l’esame di revisione si può compilare l’apposito modulo, più una copia di provvedimento di revisione ed un eventuale certificato medico. L’istanza ha la validità di un anno e permette di sostenere gli esami teorici e pratici una sola volta. Se si viene bocciati, la patente viene revocata, ed in questo caso bisogna sottoporsi nuovamente a lezioni di guida.

Sempre secondo l’articolo 128 del CdS, nel secondo comma, se si circola con una patente revocato, il soggetto in questione può subire sanzioni amministrative, che a loro volta possono ammontare dai 168 ai 678 euro. A questo si può aggiungere anche il fermo dei veicolo per tre mesi, se a guidare il veicolo è il proprietario.