
Lo spreco di cibo non è certo un fenomeno da poco: nel mondo, infatti, risulta che 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono buttati. Evitarli non è sempre semplice, e per questo si possono utilizzare anche delle applicazioni che aiutano a non buttare il cibo. Ma quali sono?
Lo spreco di cibo in Italia
In Italia, secondo quanto risulta dai dati del 2021, vengono sprecati 67 chili di cibo per abitante, ogni anno, per un totale di quattro tonnellate. In particolare, è al sud che si concentra il maggiore spreco di cibo, e tra gli alimenti più scartati c’è la frutta, seguita da aglio, tuberi, pane, verdure ed insalata. Secondo sempre dei sondaggi, i cibi in Italia vengono buttati soprattutto perché le famiglie se ne dimenticano ed essi scadono o si deteriorano, ma è anche vero che si acquistano alimenti già vicini alla scadenza o per un calcolo errato.
Per contrastare questo problema, infatti, nel 2014, è stata celebrata per la prima volta la giornata contro lo spreco alimentare, il 5 febbraio, dalla campagna Spreco Zero e dall’Università di Bologna – Distal con il Ministero dell’Ambiente. Da allora questi ultimi istituiscono un premio per promuovere sempre iniziative contro lo spreco di alimenti e come testimonial di queste buone pratiche, dal 2015, ci sono lo chef Moreno Cedroni, gli scrittori Susanna Tamaro e Paolo Rumiz, ed altri artisti, in particolare attori come Neri Marcorè e Veronica Pivetti.
Le app da usare
Con delle applicazioni per dispositivi è possibile contrastare questi sprechi, e tra queste si possono includere:
- Regusto, utile nel settore ristorativo e nelle amministrazioni comunali, e tramite esso si possono donare alimenti prossimi alla scadenza, usati per preparare piatti che vengono acquistati sempre online;
- EcoFood Prime, un eco-shop tramite il quale gli acquirenti possono trovare dei punti vendita di cibi che resterebbero invenduti e che quindi scadrebbero. L’app può anche inviare delle notifiche sui cibi che stanno per scadere, evitando di dimenticarle;
- Last Minute sotto Casa, è simile ad EcoFood Prime;
- UBO, acronimo di Una Buona Occasione, aiuta non solo a capire entro quanto scadono degli alimenti, ma anche su come conservarli al meglio in modo da farli durare di più, ed è inclusa anche la sezione Memo Scadenze;
- Bring The Food, contrasta lo spreco di cibo tramite la solidarietà, ovvero tramite essa le mense e i produttori possono donare il cibo in eccedenza per chi ne ha più bisogno, e secondo i dati registrati questa app, negli ultimi tre anni, avrebbe aiutato a recuperare 1600 tonnellate cibo circa, poi distribuite a 20000 persone perlopiù;
- To Good To Go, che significa “troppo buono per essere buttato”, è un app danese realizzata nel 2015 ed arrivata in Italia nel 2019, che permette a locali, supermercati, ristoranti ed hotel di mettere in vendita delle “Magic Box”, ossia delle borse con prodotti e piatti freschi a sorpresa, rimasti invenduti, e i clienti possono acquistarli a prezzi che variano da due a sei euro;
- MyFoody, app nata nel 2016 grazie ad un gruppo di ragazzi al di sotto dei trent’anni, che collaborando con dei supermercati trasforma dei prodotti in scadenza, con difetti di confezionamento o acquistati in eccedenza, in offerte antispreco.